Premi accademici

Il fondatore nel suo testamento del 2 marzo 1982 aveva previsto di conferire annualmente uno o più premi a ticinesi o grigionesi di lingua italiana per lavori accademici di riconosciuto valore culturale.
Cosicchè dopo aver accumulato una certa esperienza con le borse di studio, il Consiglio di fondazione decise che era ora di procedere anche con l’attribuzione dei premi accademici, come previsto nel testamento e nell’atto di costituzione della fondazione.
Nella seduta del 17 maggio 1991 il Consiglio di fondazione istituì quindi il PREMIO FONDAZIONE FELIX LEEMANN, prevedendone l’argomento nel campo della letteratura, della storia, della storia dell’arte, dell’architettura, della filosofia, del diritto, dell’economia e delle scienze in genere e un’apposita giuria, composta di volta in volta con personalità del mondo accademico, con il compito di giudicare i lavori in concorso e di decretare la graduatoria dei candidati al premio.

Il 14 giugno 1996, sulla scorta delle esperienze, in particolare degli ultimi bandi del concorso, con poche o nulle candidature, il Consiglio di fondazione decise di prevedere il concorso ogni due anni e una diversa ripartizione dei premi, da uno a tre.

Infine, nella seduta del 31 luglio 2014 il Consiglio diede un nuovo assetto all’organizzazione dei premi accademici, limitandone l’accessibilità solo ai lavori di dottorato.

Il Consiglio di fondazione ha deciso nella seduta del 6 dicembre 2019 di pubblicare il bando di concorso del Premio Fondazione Felix Leemann 2020 e 2021, con scadenza al 3 settembre 2021.

Argomento del Premio: ITALIANISTICA: letteratura, linguistica, filologia o lavori interdisciplinari con componenti rilevanti di italianistica, riservato a ticinesi o grigionesi di lingua italiana, per tesi di dottorato discusse nel periodo dal settembre 2017 all’agosto 2021 e approvate dalle rispettive università. Sono ammessi: lavori già pubblicati e lavori dattiloscritti pronti per la stampa, già registrati.

Nei termini sono giunti 7 lavori che sono stati esaminati dalla speciale Giuria del Premio che ha deciso di attribuire il Premio alla dott. Bernardasci Camilla, Olten, per il lavoro “Fonetica e fonologi del dialetto di Olivone.

Il Premio sarà consegnato entro la fine di marzo in una seduta pubblica che sarà tenuta a Bellinzona.

Nella seduta del 6 dicembre 2017 il Consiglio di fondazione, sentito anche l’avviso dei membri della Giuria del Premio, decise di bandire un concorso, con lo stesso argomento, per gli anni 2018 e 2019, ritenendo in tal modo la possibilità di disporre di più candidature estendendone il periodo di conseguimento dei dottorati dal settembre 2017 all’agosto 2019.

Entro il termine del 2 settembre 2019 sono giunte alla Fondazione solo due candidature; il Consiglio di fondazione ha deciso di non procedere all’esame dei lavori presentati ma di considerarli nel prossimo bando di concorso del Premio 2020 e 2021.

Il bando di concorso e la scheda di partecipazione sono scaricabili alla pagina News di questo sito.

Il 6 dicembre 2016 il Consiglio di fondazione decise il bando di concorso per il Premio 2017, riproponendo lo stesso argomento. La partecipazione anche stavolta e stata limitata: come indicato sopra nell’esame vennero considerati anche i due lavori presentati per il Premio 2016.

La Giuria decretò l’assegnazione del Premio 2017 al dott. Marino Fuchs, di Locarno, per la tesi di dottorato all’Università di Losanna, “Enrico Filippini nell’”arena” della letteratura. L’editoria e il Gruppo 63”. La cerimonia di premiazione, con la partecipazione di numeroso pubblico, si tenne il 9 marzo 2018 alla Biblioteca cantonale di Lugano, con una lezione del prof. Sandro Bianconi. Il premiato, dott. Marino Fuchs, ha presentato il suo lavoro, riprendendone gli argomenti più salienti.

Con lo stesso argomento il Consiglio di fondazione ha pubblicato nel gennaio 2016 il bando di concorso per l’anno 2016. Entro la data di scadenza sono stati presentati due soli lavori; sentito l’avviso della Giuria del Premio, il Consiglio di fondazione decise di considerare i due lavori nell’ambito del concorso 2017.

Argomento del concorso: ITALIANISTICA: letteratura, linguistica, filologia o lavori interdisciplinari con componenti rilevanti di italianistica.

Premiata la dott. Evelina Bernasconi Agosti con l’opera “L’oratorio musicale tra il XVII e il XVIII secolo – Il Libro di Giuditta narrato in musica”, nell’ambito di una cerimonia pubblica alla Biblioteca cantonale di Lugano il 23 febbraio 2016.